Ai piedi delle Alpi Apuane, Carrara rappresenta una realtà unica al Mondo per le sue cave di marmo. Uno dei primi popoli che si avventurò nell’estrazione del marmo furono i Romani che, inserendo travi di legno di fico all’interno delle fessure naturali della roccia, riempivano queste di acqua fino a impregnarle completamente e provocare la spaccatura della roccia. Questa tecnica di estrazione è rimasta invariata, se non con piccole variazioni, fino al Rinascimento quando Michelangelo iniziò a frequentare la zona di Carrara per scegliere direttamente la materia prima per le sue opere.
Ancora oggi valenti artigiani lavorano con maestria questo materiale, realizzando stupende opere d’arte ed oggetti decorativi che diventano veri e propri complementi d’arredo.
Ogni fico è ricavato da un unico pezzo di marmo Bianco Carrara, scolpito e dipinto a mano con pigmenti di estrazione vegetale e cera d'api, utilizzando gli stessi metodi dell'epoca di Michelangelo.
Ogni frutto è reso unico da piccole irregolarità di forma e colore.
Ogni ciliegia è ricavata da un unico pezzo di marmo Bianco Carrara, scolpito e dipinto a mano con pigmenti di estrazione vegetale e cera d'api, utilizzando gli stessi metodi dell'epoca di Michelangelo.
Ogni frutto è reso unico da piccole irregolarità di forma e colore.
Fedele riproduzione dei panieri del Rinascimento toscano. Questo oggetto è rigorosamente e abilmente fatto e pitturato a mano da Maestri Artigiani di Montelupo, e pertanto appare unico nei suoi particolari.
Ogni cipolla è ricavata da un unico pezzo di marmo Bianco Carrara, scolpito e dipinto a mano con pigmenti di estrazione vegetale e cera d'api, utilizzando gli stessi metodi dell'epoca di Michelangelo.
Ogni frutto è reso unico da piccole irregolarità di forma e colore.