Chianti
Il Chianti nasce in una area geologicamente assai omogenea, situata a sud dell'Appennino settentrionale e fra le latitudini che ricomprendono Firenze e Siena.
Una fascia inizia a nord, dalla zona del Mugello verso Rùfina e Pontassieve, prosegue lungo i monti del Chianti fino ad arrivare a ricomprendere il territorio del Comune di Cetona. L'altra si origina sul Montalbano e si allaccia alla Val di Pesa con direttrici verso San Gimignano e Montalcino. Il nucleo centrale è contornato da propaggini legate ai sistemi collinari dell'Aretino e del Senese, del Pistoiese, del Pisano e del Pratese.
L'altitudine dei terreni collinari coltivati a vite è compresa mediamente fra i 200 ed i 400 m. s.l.m. con giacitura ed orientamento adatti. Il disciplinare di produzione prevede comunque una altitudine massima, dell'ubicazione dei vigneti di 700 m. sul livello del mare.
Il "Chianti" è una terra di antiche tradizioni vinicole di cui esistono testimonianze etrusche e romane. Ma i primi documenti in cui con il nome Chianti si identifica una zona di produzione di vino risalgono al XIII secolo, e si riferiscono alla Lega del Chianti costituita a Firenze per regolare i rapporti amministrativi con i terzieri di Radda, Gaiole e Castellina (attualmente compresi nella zona di produzione del Chianti Classico), produttori di un vino rosso a base di Sangiovese.
L'insegna della Lega del Chianti era un Gallo Nero in campo dorato, e questo simbolo è divenuto l'emblema del "Consorzio del Vino Chianti Classico"; una delle due associazioni di tutela del Chianti. L'altra è il "Consorzio Vino Chianti".
Il Chianti è diviso in sette sottozone: Classico, Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colline Pisane, Colli Senesi, Montalbano, Rùfina e Montespertoli.
Fu il Barone Bettino Ricasoli a divulgare la composizione da lui ritenuta più idonea per ottenere un vino rosso piacevole, frizzante e di pronta beva e che sarebbe poi diventata la base della composizione ufficiale del vino Chianti: 70% di Sangioveto (denominazione locale per il Sangiovese), 15% di Canaiolo, 15% di Malvasia; e l'applicazione della pratica del governo all'uso Toscano; tale formula, alla quale successivamente venne aggiunto anche un vitigno a bacca bianca, il Trebbiano, viene utilizzata ancora oggi, seppur in via minoritaria e comunque quasi sempre come taglio (miscela di vini vinificati separatamente) non come uvaggio.
La maggior parte dei produttori utilizza oggi o solo Sangiovese o Sangiovese con l'aggiunta di piccole quantità di Canaiolo, Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon.
Ci sono 43 prodotti.
IGT Toscana Sangiovese
Biologico certificato
Biologico certificato
"Merlot d'alta quota"
prodotto con uve da agricoltura biologica
prodotto con uve da agricoltura biologica
prodotto con uve da agricoltura biologica
prodotto con uve da agricoltura biologica
prodotto con uve da agricoltura biologica