"Sui terrazzamenti situati nella conca di Carema, da un'attenta selezione delle uve meglio esposte e vendemmiate manualmente, speriamo di versare nei vostri bicchieri l'emozione che proviamo nel veder realizzato un progetto che ha richiesto tanta fatica quanta soddisfazione"
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"Dopo aver selezionato per due generazioni il picotendro, varietà di nebbiolo locale, ora, durante la vendemmia selezionaniamo manualmente ogni grappolo, per dar vita a questo vino nel rispetto della natura e del nostro lavoro"
L'Azienda La Cerbaiola di Giulio Salvioni di Montalcino nell’edizione 2023 di “Slow Wine”, la guida enoica di Slow Food, ha ottenuto la “Bottiglia”, riconoscimento assegnato a chi esprime un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione.
L'Azienda La Cerbaiola di Giulio Salvioni di Montalcino nell’edizione 2023 di “Slow Wine”, la guida enoica di Slow Food, ha ottenuto la “Bottiglia”, riconoscimento assegnato a chi esprime un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione.
L'Azienda BARICCI di Montalcino nell’edizione 2023 di “Slow Wine”, la guida enoica di Slow Food, ha ottenuto il massimo riconoscimento: la “Chiocciola”, assegnato per il modo in cui i vignaioli interpretano valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food.
L'Azienda BARICCI di Montalcino nell’edizione 2023 di “Slow Wine”, la guida enoica di Slow Food, ha ottenuto il massimo riconoscimento: la “Chiocciola”, assegnato per il modo in cui i vignaioli interpretano valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Il Paleo Bianco viene prodotto con uve Chardonnay e un po' di Sauvignon Blanc dal 1991 e in quantità estremamente ridotte.
Il forte carattere mediterraneo vanta intensità, sapore e profondità in parti uguali.
E' un vino che sorprende, soprattutto in termini di capacità di invecchiamento.
Il Trebbiano Spoletino è una varietà tipica del territorio che si estende tra Montefalco, Trevi e Spoleto; forse il nome deriva da “Trebium”, Trevi in latino.
Il Vigna Tonda è un cru le cui uve sono di esclusiva provenienza dal vigneto denominato “vigna tonda”; un vigneto già presente nella prima mappa della tenuta datata 1902, e che alcuni anni fa è stato reimpiantato nella sua caratteristica forma circolare seguendo i tratti di questo antico disegno.
Il vitigno del Sagrantino, coltivato per secoli esclusivamente a Montefalco, sembra esservi stato portato dall'Asia Minore dai seguaci di S. Francesco.
Per “chiusa” si intendeva un oliveto circoscritto spesso delimitato da muretti in pietra. Anche la Chiusa di Pannone lo era, mentre oggi è la singola vigna usata in esclusiva per l’omonimo vino.
Un cru che si distingue per le caratteristiche del vigneto esposto ad est e dal terreno più ricco in ghiaie.
Questo vino ha ottenuto la "Gemma", riconoscimento dell'AIS a quei vini che hanno ottenuto i punteggi più elevati espressi in centesimi e che rappresentano un’accurata selezione tra le eccellenze delle “Quattro Viti” dell'Associazione Italiana Sommelier.
Vino dolce ottenuto dall’appassimento dell’uva sui graticci. E’ la versione tradizionale del Sagrantino. Il nome deriva dal latino sacer: vino sacro consumato durante le feste della tradizione cristiana.
Il Greco di Tufo di Carlo Centrella non è un vino bianco, ma “giallo oro”.
Un vino bianco con potenzialità da rosso: acidità spinta e predisposto a lunghi invecchiamenti.
"Cru" ottenuto con uve provenienti dal vigneto dell'azienda Capanna a Montosoli