L'albero dell'arancio appartiene alla famiglia delle Rutacee e il suo frutto è l'arancia, chiamata anche arancia dolce per distinguerla dall'arancia amara.
E' un antico ibrido, risultato di un incrocio di oltre 4000 anni fa tra il pomelo e il mandarino.
L'arancio, originario di Cina e Giappone, arrivò in Italia nel 1400 con i Mori: da allora cresce rigoglioso in tutto il nostro sud, specie in Calabria e Sicilia.
I suoi fiori, profumatissimi, si chiamano "zagara" e sono i fiori preferiti per i bouquet delle spose. Dalla zagara, ma anche dalla buccia dell'arancio, si distillano essenze per farne profumi.
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Ai piedi delle Alpi Apuane, Carrara rappresenta una realtà unica al mondo per le sue cave di marmo. L'”oro bianco delle Alpi Apuane”: così è definito il marmo di Carrara, pregiatissima pietra con cui sono state realizzate opere importanti e che ha reso grande questa città, ormai da secoli votata alla sua estrazione e lavorazione.
Uno dei primi popoli che si avventurò nell’estrazione del marmo furono i Romani che, inserendo travi di legno di fico all’interno delle fessure naturali della roccia, riempivano queste di acqua fino a impregnarle completamente e provocare la spaccatura della roccia. Questa tecnica di estrazione è rimasta invariata, se non con piccole variazioni, fino al Rinascimento quando Michelangelo iniziò a frequentare la zona di Carrara per scegliere direttamente la materia prima per le sue opere: è da Carrara, trasportato lungo l'Arno, che proveniva il blocco a partire dal quale il Maestro scolpì il celebre David.
Il marmo diventa così una materia prima importante per la costruzione, l'arredo e la decorazione di achitetture pubbliche e dimore patrizie.
Ancora oggi valenti artisti ed artigiani lavorano con maestria questo materiale, realizzando stupende opere d’arte ed oggetti decorativi che diventano veri e propri complementi d’arredo.